Year: 2013
Genre: Folk/Viking Metal
Record Label: Stygian Crypt Productions
Sounds like: Mithotin, Bathory
Rewieved by: Giorgio
Sentence: A coherent work
Nel grosso calderone del Viking e del Folk ogni tanto qualcosa di carino e di ascoltabile, seppur non eccezionale si può ancora trovare. Questo curioso e attivissimo, ben undici album dal 2004 ad oggi, progetto internazionale chiamato Folkearth, nel quale i musicisti cambiano continuamente alternandosi da disco a disco, riesce almeno nell'incarnazione di questo ultimo lavoro Valhalla Ascendant a convincere. Il lavoro è buono, un po' stereotipato a tratti, ma alcune parti sono abbastanza convincenti. Per esempio il riffing di matrice vagamente Thrash/Power nelle parti rapide risulta abbastanza pregnante seppur la produzione non troppo piena non esalti al massimo il suono delle chitarre. L'uso di strumentazione tradizionale, tra l'altro lungi dall'essere eccessivamente oppressivo risulta ben amalgamato nel mezzo del suddetto riffing, senza risultare particolarmente coprente o pacchiano (eccetto qualche raro passaggio, tipo un bridge su Sail in the Wind che proprio non si regge). Le soluzioni vocali comprendono un po' tutto lo spettro possibile, dal growling alla voce femminile, e queste ultime sono secondo me un punto abbastanza dolente. Il cantato femminile sebbene usato e abusato nel Folk in questo caso appare decisamente sottotono e qualche volta quasi fuori luogo, lasciando una strana sensazione di errato nelle canzoni dove compare, soprattutto per la timbrica eccessivamente bassa che si mal si confà alle musiche.
Applicando quindi l'armamentario del Folk sopra una base metal abbastanza di matrice abbastanza classica si ottiene così un lavoro forse non particolarmente originale nelle sue parti, ma armonioso nell'insieme, che nonostante qualche passo falso crea un'atmosfera epica ed emoziona anche in alcuni passaggi veramente ben riusciti (come la title-track opener). Non memorabile, ma godibile.
Mark: 6.5/10
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